Indirizzo

1 20 Icona indirizzo  Str. Miravalle, 24/4

10024 Moncalieri (TO)

2 20 Telefono  011 647 21 75555

3 20 Cellulare  338 92 23 319

4 20 Email verde ecotribe2005@yahoo.it

BLAZE HARMONY - Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa modello HARMONY BH 25

01 Caldaia legna Eder Econz Pres 405CALDAIA A LEGNA A FIAMMA ASSIALE BIOVENT SLC 29 (29kW)

  • Potenza nominale 29kW
  • Caldaia a legna con gassificazione a fiamma assiale
  • Regolazione della combustione gestita tramite sonda lambda
  • Alimentazione con legna pezzata da cm. 50 e/o tronchetti pressati
  • Grande volume del vano di carico, per un lungo ciclo di combustione:
  • Biovent SLC 29 e SLC 34 = ~ 128L
  • Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
  • Turbolatori integrati per la pulizia semi automatica dall’esterno degli scambiatori verticali
  • Lungo intervallo di tempo tra una ricarica ed un’altra
  • Elevata affidabilità e sicurezza d’esercizio
  • Basso consumo di combustibile solido con bassissime emissioni di gas inquinanti
  • Coefficiente di rendimento certificato :
   - Biovent SLC 29 = 91,1%
 
2 800 Dim SLC
 

Le caldaie della serie Biovent SLC sono generatori termici a legna con gassificazione a fiamma assiale e soddisfano la norma EN303-5 rispondendo, inoltre, alle rigide disposizioni in tema di emissioni inquinanti in vigore nei paesi di lingua tedesca.
Presentando un rendimento superiore al 90%, un basso costo d’esercizio ed una tecnologia costantemente all’avanguardia, i prodotti Biovent SLC si pongono ai vertici della loro categoria.
Le parti costituenti il corpo caldaia sono realizzate con una speciale lega d’acciaio dello spessore di 5mm: le particolari caratteristiche meccaniche delle leghe impiegate nella costruzione hanno permesso la riduzione dello spessore, ed il conseguente peso, senza comprometterne la resistenza né la durata.
Tutte le parti che durante la combustione entrano in contatto con la fiamma sono realizzate in materiale refrattario ad alta densità al fine di poter sopportare le altissime temperature (>1100°C) che si sviluppano e che potrebbero andare ad intaccare chimicamente e strutturalmente le superfici metalliche. I benefici derivanti dall’utilizzo di questi materiali sono molteplici, a cominciare da una consistente riduzione nel tempo degli interventi di manutenzione per arrivare a un valore del rischio di fermo macchina prossimo allo zero.

 
07 370 Ciclo comb SLC 1   Vano di carico del combustibile solido
2   Zona passaggio fiamma alla camera di combistione
3   Camera di combustione termodinamica
4   Camera d'espansione prodotti della post combustione
5   Primo scambiatore termico 
6   Zona di sdimentazione delle polveri, ceneri e particolato
7   Secondo scambiatore termico
8   Aspiratore adduzione aria comburente
9   Attacco tubo scaric o fumi
10   Presa aria aomburente primaria
11   Attuatore elettrico valvola presa aria secondaria
12   Attuatore elettrico valvola presa aria primaria
13   Cassetto raccolta cenere
14   Sportello frontale accesso zona d'accensione

CICLO DI COMBUSTIONE  

Una volta effettuata l’accensione nella zona inferiore del vano di carico, tramite lo sportello frontale (pos.4), è importante ossigenare adeguatamente la fiamma appena generata. Il processo si evolve con l’introduzione in caldaia di aria, cosiddetta primaria, attraverso una valvola attraverso una valvola motorizzata (pos.11) che ne regola la quantità. Al fine di ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire e quindi riscaldata nei condotti laterali che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.2-3). In questa fase avviene l’essiccazione del combustibile che, sottoposto ad una temperatura di ~ 100 ÷ 200°C, perde l’umidità in essa contenuta dando inizio alla trasformazione chimica del legno.
Al termine di questo primo processo, nella parte bassa del vano di carico, in prossimità della feritoia che comunica con la camera di combustione (pos.5), ha inizio il vero e proprio ciclo di combustione con il raggiungimento di temperature dell’ordine dei ~ 350 ÷ 400°C e con il rilascio di sostanze volatili altamente infiammabili.
In questa fase di degradazione termica, tecnicamente più conosciuta come “pirolisi o gassificazione”, avviene la trasformazione del 75 ÷ 85% dei componenti solidi del legno in componenti gassosi, agenti che permettono, se opportunamente miscelati con aria (secondaria), di raggiungere temperature elevatissime garantendo bassissimi indici d’inquinamento, parametri tipici di una combustione ottimale.
L’adeguata quantità di aria secondaria che permette il mantenimento di una combustione ottimale viene introdotta tramite una valvola motorizzata (pos.10) che ne regola la quantità e a sua volta gestita dalla sonda lambda (pos.13).
Anche in questo caso, per ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire attraverso opportuni condotti che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.6). 
A causa dell’alta temperatura raggiungibile in questa seconda fase, la camera di combustione delle caldaie, con un elevato standard qualitativo, è costituita di materiale refrattario ad alta resistenza termomeccanica al fine di evitare pericolose deformazioni strutturali del corpo caldaia; infatti in questa camera (pos.7) i gas miscelati con l’aria secondaria producono un’ingente quantità di energia termica che può raggiungere temperature superiori ai 1000÷1100°C.
Terminata questa fase, i residui della combustione transitano in una camera d’espansione (pos.8) dove la notevole riduzione di velocità consente di ottenere un elevato scambio termico con le pareti. In seguito, grazie alla depressione generata da un ventilatore aspirante (pos.12), i gas residui vengono deviati verso il basso (secondo giro fumi) e poi verso l’alto (terzo giro fumi) per essere rallentati ulteriormente ed avere così una superficie di scambio maggiore.
Negli interstizi di transito sono posizionati dei turbolatori che, oltre a rallentare il flusso dei gas, hanno anche la funzione di pulire le superfici di scambio, quando azionati esternamente in manuale.Questo percorso ad “S”, abbinato alla presenza dei turbolatori, permette inoltre la caduta di gran parte delle polveri in sospensione, che si depositano nella zona inferiore (pos.9) degli scambiatori verticali da dove vengono facilmente asportate attraverso un apposito sportello. Una buona pulizia delle piastre di scambio ed una regolare asportazione di cenere e fuliggine sono fondamentali al fine di un buon funzionamento e di un alto rendimento.
Il particolare tipo di combustione assiale e le qualità tecnico-costruttive della Biovent SLC permettono ai gas della pirolisi:
  • una lunga permanenza in camera di combustione con una loro quasi completa ossidazione; il raggiungimento di temperature elevatissime ne è la conferma
  • la cessione di una grande quantità di calore alle piastre di scambio; le basse temperature a cui vengono scaricati i fumi ne sono la riprova (134,1÷136,4°C )
  • un elevato deposito delle polveri in sospensione, nell’apposito vano di raccolta; il valore delle polveri emesse è di 10,02mg/m³.
  • La legna viene caricata dall’alto nel vano combustibile (pos.1) con le fibre lignee parallele o perpendicolari alla camera di combustione; la pezzatura massima consentita risulta pari a 50cm.

 

BLAZE HARMONY - Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa modello HARMONY BH 25

01 Caldaia legna Eder Econz Pres 405CALDAIA A LEGNA A FIAMMA ASSIALE BIOVENT SLC 34 (34kW)

  • Potenza nominale 34kW
  • Caldaia a legna con gassificazione a fiamma assiale
  • Regolazione della combustione gestita tramite sonda lambda
  • Alimentazione con legna pezzata da cm. 50 e/o tronchetti pressati
  • Grande volume del vano di carico, per un lungo ciclo di combustione:
  • Biovent SLC 29 e SLC 34 = ~ 128L
  • Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
  • Turbolatori integrati per la pulizia semi automatica dall’esterno degli scambiatori verticali
  • Lungo intervallo di tempo tra una ricarica ed un’altra
  • Elevata affidabilità e sicurezza d’esercizio
  • Basso consumo di combustibile solido con bassissime emissioni di gas inquinanti
  • Coefficiente di rendimento certificato :
   - Biovent SLC 34 = 91,6%
 
2 800 Dim SLC
 

Le caldaie della serie Biovent SLC sono generatori termici a legna con gassificazione a fiamma assiale e soddisfano la norma EN303-5 rispondendo, inoltre, alle rigide disposizioni in tema di emissioni inquinanti in vigore nei paesi di lingua tedesca.
Presentando un rendimento superiore al 90%, un basso costo d’esercizio ed una tecnologia costantemente all’avanguardia, i prodotti Biovent SLC si pongono ai vertici della loro categoria.
Le parti costituenti il corpo caldaia sono realizzate con una speciale lega d’acciaio dello spessore di 5mm: le particolari caratteristiche meccaniche delle leghe impiegate nella costruzione hanno permesso la riduzione dello spessore, ed il conseguente peso, senza comprometterne la resistenza né la durata.
Tutte le parti che durante la combustione entrano in contatto con la fiamma sono realizzate in materiale refrattario ad alta densità al fine di poter sopportare le altissime temperature (>1100°C) che si sviluppano e che potrebbero andare ad intaccare chimicamente e strutturalmente le superfici metalliche. I benefici derivanti dall’utilizzo di questi materiali sono molteplici, a cominciare da una consistente riduzione nel tempo degli interventi di manutenzione per arrivare a un valore del rischio di fermo macchina prossimo allo zero.

 
07 370 Ciclo comb SLC 1   Vano di carico del combustibile solido
2   Zona passaggio fiamma alla camera di combistione
3   Camera di combustione termodinamica
4   Camera d'espansione prodotti della post combustione
5   Primo scambiatore termico 
6   Zona di sdimentazione delle polveri, ceneri e particolato
7   Secondo scambiatore termico
8   Aspiratore adduzione aria comburente
9   Attacco tubo scaric o fumi
10   Presa aria aomburente primaria
11   Attuatore elettrico valvola presa aria secondaria
12   Attuatore elettrico valvola presa aria primaria
13   Cassetto raccolta cenere
14   Sportello frontale accesso zona d'accensione

CICLO DI COMBUSTIONE  

Una volta effettuata l’accensione nella zona inferiore del vano di carico, tramite lo sportello frontale (pos.4), è importante ossigenare adeguatamente la fiamma appena generata. Il processo si evolve con l’introduzione in caldaia di aria, cosiddetta primaria, attraverso una valvola attraverso una valvola motorizzata (pos.11) che ne regola la quantità. Al fine di ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire e quindi riscaldata nei condotti laterali che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.2-3). In questa fase avviene l’essiccazione del combustibile che, sottoposto ad una temperatura di ~ 100 ÷ 200°C, perde l’umidità in essa contenuta dando inizio alla trasformazione chimica del legno.
Al termine di questo primo processo, nella parte bassa del vano di carico, in prossimità della feritoia che comunica con la camera di combustione (pos.5), ha inizio il vero e proprio ciclo di combustione con il raggiungimento di temperature dell’ordine dei ~ 350 ÷ 400°C e con il rilascio di sostanze volatili altamente infiammabili.
In questa fase di degradazione termica, tecnicamente più conosciuta come “pirolisi o gassificazione”, avviene la trasformazione del 75 ÷ 85% dei componenti solidi del legno in componenti gassosi, agenti che permettono, se opportunamente miscelati con aria (secondaria), di raggiungere temperature elevatissime garantendo bassissimi indici d’inquinamento, parametri tipici di una combustione ottimale.
L’adeguata quantità di aria secondaria che permette il mantenimento di una combustione ottimale viene introdotta tramite una valvola motorizzata (pos.10) che ne regola la quantità e a sua volta gestita dalla sonda lambda (pos.13).
Anche in questo caso, per ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire attraverso opportuni condotti che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.6). 
A causa dell’alta temperatura raggiungibile in questa seconda fase, la camera di combustione delle caldaie, con un elevato standard qualitativo, è costituita di materiale refrattario ad alta resistenza termomeccanica al fine di evitare pericolose deformazioni strutturali del corpo caldaia; infatti in questa camera (pos.7) i gas miscelati con l’aria secondaria producono un’ingente quantità di energia termica che può raggiungere temperature superiori ai 1000÷1100°C.
Terminata questa fase, i residui della combustione transitano in una camera d’espansione (pos.8) dove la notevole riduzione di velocità consente di ottenere un elevato scambio termico con le pareti. In seguito, grazie alla depressione generata da un ventilatore aspirante (pos.12), i gas residui vengono deviati verso il basso (secondo giro fumi) e poi verso l’alto (terzo giro fumi) per essere rallentati ulteriormente ed avere così una superficie di scambio maggiore.
Negli interstizi di transito sono posizionati dei turbolatori che, oltre a rallentare il flusso dei gas, hanno anche la funzione di pulire le superfici di scambio, quando azionati esternamente in manuale.Questo percorso ad “S”, abbinato alla presenza dei turbolatori, permette inoltre la caduta di gran parte delle polveri in sospensione, che si depositano nella zona inferiore (pos.9) degli scambiatori verticali da dove vengono facilmente asportate attraverso un apposito sportello. Una buona pulizia delle piastre di scambio ed una regolare asportazione di cenere e fuliggine sono fondamentali al fine di un buon funzionamento e di un alto rendimento.
Il particolare tipo di combustione assiale e le qualità tecnico-costruttive della Biovent SLC permettono ai gas della pirolisi:
  • una lunga permanenza in camera di combustione con una loro quasi completa ossidazione; il raggiungimento di temperature elevatissime ne è la conferma
  • la cessione di una grande quantità di calore alle piastre di scambio; le basse temperature a cui vengono scaricati i fumi ne sono la riprova (134,1÷136,4°C )
  • un elevato deposito delle polveri in sospensione, nell’apposito vano di raccolta; il valore delle polveri emesse è di 10,02mg/m³.
  • La legna viene caricata dall’alto nel vano combustibile (pos.1) con le fibre lignee parallele o perpendicolari alla camera di combustione; la pezzatura massima consentita risulta pari a 50cm.

 

BLAZE HARMONY - Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa modello HARMONY BH 25

01 Caldaia legna Eder Econz Pres 405CALDAIA A LEGNA A FIAMMA ASSIALE BIOVENT SLC 42 (42kW)

  • Potenza nominale 42kW
  • Caldaia a legna con gassificazione a fiamma assiale
  • Regolazione della combustione gestita tramite sonda lambda
  • Alimentazione con legna pezzata da cm. 50 e/o tronchetti pressati
  • Grande volume del vano di carico, per un lungo ciclo di combustione:
  • Biovent SLC 42 e SLC 48 = ~ 180L
  • Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
  • Turbolatori integrati per la pulizia semi automatica dall’esterno degli scambiatori verticali
  • Lungo intervallo di tempo tra una ricarica ed un’altra
  • Elevata affidabilità e sicurezza d’esercizio
  • Basso consumo di combustibile solido con bassissime emissioni di gas inquinanti
  • Coefficiente di rendimento certificato :
   - Biovent SLC 42 = 92,9%
 
2 800 Dim SLC
 

Le caldaie della serie Biovent SLC sono generatori termici a legna con gassificazione a fiamma assiale e soddisfano la norma EN303-5 rispondendo, inoltre, alle rigide disposizioni in tema di emissioni inquinanti in vigore nei paesi di lingua tedesca.
Presentando un rendimento superiore al 90%, un basso costo d’esercizio ed una tecnologia costantemente all’avanguardia, i prodotti Biovent SLC si pongono ai vertici della loro categoria.
Le parti costituenti il corpo caldaia sono realizzate con una speciale lega d’acciaio dello spessore di 5mm: le particolari caratteristiche meccaniche delle leghe impiegate nella costruzione hanno permesso la riduzione dello spessore, ed il conseguente peso, senza comprometterne la resistenza né la durata.
Tutte le parti che durante la combustione entrano in contatto con la fiamma sono realizzate in materiale refrattario ad alta densità al fine di poter sopportare le altissime temperature (>1100°C) che si sviluppano e che potrebbero andare ad intaccare chimicamente e strutturalmente le superfici metalliche. I benefici derivanti dall’utilizzo di questi materiali sono molteplici, a cominciare da una consistente riduzione nel tempo degli interventi di manutenzione per arrivare a un valore del rischio di fermo macchina prossimo allo zero.

 
07 370 Ciclo comb SLC 1   Vano di carico del combustibile solido
2   Zona passaggio fiamma alla camera di combistione
3   Camera di combustione termodinamica
4   Camera d'espansione prodotti della post combustione
5   Primo scambiatore termico 
6   Zona di sdimentazione delle polveri, ceneri e particolato
7   Secondo scambiatore termico
8   Aspiratore adduzione aria comburente
9   Attacco tubo scaric o fumi
10   Presa aria aomburente primaria
11   Attuatore elettrico valvola presa aria secondaria
12   Attuatore elettrico valvola presa aria primaria
13   Cassetto raccolta cenere
14   Sportello frontale accesso zona d'accensione

CICLO DI COMBUSTIONE  

Una volta effettuata l’accensione nella zona inferiore del vano di carico, tramite lo sportello frontale (pos.4), è importante ossigenare adeguatamente la fiamma appena generata. Il processo si evolve con l’introduzione in caldaia di aria, cosiddetta primaria, attraverso una valvola attraverso una valvola motorizzata (pos.11) che ne regola la quantità. Al fine di ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire e quindi riscaldata nei condotti laterali che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.2-3). In questa fase avviene l’essiccazione del combustibile che, sottoposto ad una temperatura di ~ 100 ÷ 200°C, perde l’umidità in essa contenuta dando inizio alla trasformazione chimica del legno.
Al termine di questo primo processo, nella parte bassa del vano di carico, in prossimità della feritoia che comunica con la camera di combustione (pos.5), ha inizio il vero e proprio ciclo di combustione con il raggiungimento di temperature dell’ordine dei ~ 350 ÷ 400°C e con il rilascio di sostanze volatili altamente infiammabili.
In questa fase di degradazione termica, tecnicamente più conosciuta come “pirolisi o gassificazione”, avviene la trasformazione del 75 ÷ 85% dei componenti solidi del legno in componenti gassosi, agenti che permettono, se opportunamente miscelati con aria (secondaria), di raggiungere temperature elevatissime garantendo bassissimi indici d’inquinamento, parametri tipici di una combustione ottimale.
L’adeguata quantità di aria secondaria che permette il mantenimento di una combustione ottimale viene introdotta tramite una valvola motorizzata (pos.10) che ne regola la quantità e a sua volta gestita dalla sonda lambda (pos.13).
Anche in questo caso, per ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire attraverso opportuni condotti che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.6). 
A causa dell’alta temperatura raggiungibile in questa seconda fase, la camera di combustione delle caldaie, con un elevato standard qualitativo, è costituita di materiale refrattario ad alta resistenza termomeccanica al fine di evitare pericolose deformazioni strutturali del corpo caldaia; infatti in questa camera (pos.7) i gas miscelati con l’aria secondaria producono un’ingente quantità di energia termica che può raggiungere temperature superiori ai 1000÷1100°C.
Terminata questa fase, i residui della combustione transitano in una camera d’espansione (pos.8) dove la notevole riduzione di velocità consente di ottenere un elevato scambio termico con le pareti. In seguito, grazie alla depressione generata da un ventilatore aspirante (pos.12), i gas residui vengono deviati verso il basso (secondo giro fumi) e poi verso l’alto (terzo giro fumi) per essere rallentati ulteriormente ed avere così una superficie di scambio maggiore.
Negli interstizi di transito sono posizionati dei turbolatori che, oltre a rallentare il flusso dei gas, hanno anche la funzione di pulire le superfici di scambio, quando azionati esternamente in manuale.Questo percorso ad “S”, abbinato alla presenza dei turbolatori, permette inoltre la caduta di gran parte delle polveri in sospensione, che si depositano nella zona inferiore (pos.9) degli scambiatori verticali da dove vengono facilmente asportate attraverso un apposito sportello. Una buona pulizia delle piastre di scambio ed una regolare asportazione di cenere e fuliggine sono fondamentali al fine di un buon funzionamento e di un alto rendimento.
Il particolare tipo di combustione assiale e le qualità tecnico-costruttive della Biovent SLC permettono ai gas della pirolisi:
  • una lunga permanenza in camera di combustione con una loro quasi completa ossidazione; il raggiungimento di temperature elevatissime ne è la conferma
  • la cessione di una grande quantità di calore alle piastre di scambio; le basse temperature a cui vengono scaricati i fumi ne sono la riprova (134,1÷136,4°C )
  • un elevato deposito delle polveri in sospensione, nell’apposito vano di raccolta; il valore delle polveri emesse è di 10,02mg/m³.
  • La legna viene caricata dall’alto nel vano combustibile (pos.1) con le fibre lignee parallele o perpendicolari alla camera di combustione; la pezzatura massima consentita risulta pari a 50cm.

 

BLAZE HARMONY - Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa modello HARMONY BH 25

01 Caldaia legna Eder Econz Pres 405CALDAIA A LEGNA A FIAMMA ASSIALE BIOVENT SLC 48 (48kW)

  • Potenza nominale 48kW
  • Caldaia a legna con gassificazione a fiamma assiale
  • Regolazione della combustione gestita tramite sonda lambda
  • Alimentazione con legna pezzata da cm. 50 e/o tronchetti pressati
  • Grande volume del vano di carico, per un lungo ciclo di combustione:
  • Biovent SLC 42 e SLC 48 = ~ 180L
  • Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
  • Turbolatori integrati per la pulizia semi automatica dall’esterno degli scambiatori verticali
  • Lungo intervallo di tempo tra una ricarica ed un’altra
  • Elevata affidabilità e sicurezza d’esercizio
  • Basso consumo di combustibile solido con bassissime emissioni di gas inquinanti
  • Coefficiente di rendimento certificato :
   - Biovent SLC 48 = 92,6%
 
2 800 Dim SLC
 

Le caldaie della serie Biovent SLC sono generatori termici a legna con gassificazione a fiamma assiale e soddisfano la norma EN303-5 rispondendo, inoltre, alle rigide disposizioni in tema di emissioni inquinanti in vigore nei paesi di lingua tedesca.
Presentando un rendimento superiore al 90%, un basso costo d’esercizio ed una tecnologia costantemente all’avanguardia, i prodotti Biovent SLC si pongono ai vertici della loro categoria.
Le parti costituenti il corpo caldaia sono realizzate con una speciale lega d’acciaio dello spessore di 5mm: le particolari caratteristiche meccaniche delle leghe impiegate nella costruzione hanno permesso la riduzione dello spessore, ed il conseguente peso, senza comprometterne la resistenza né la durata.
Tutte le parti che durante la combustione entrano in contatto con la fiamma sono realizzate in materiale refrattario ad alta densità al fine di poter sopportare le altissime temperature (>1100°C) che si sviluppano e che potrebbero andare ad intaccare chimicamente e strutturalmente le superfici metalliche. I benefici derivanti dall’utilizzo di questi materiali sono molteplici, a cominciare da una consistente riduzione nel tempo degli interventi di manutenzione per arrivare a un valore del rischio di fermo macchina prossimo allo zero.

 
07 370 Ciclo comb SLC 1   Vano di carico del combustibile solido
2   Zona passaggio fiamma alla camera di combistione
3   Camera di combustione termodinamica
4   Camera d'espansione prodotti della post combustione
5   Primo scambiatore termico 
6   Zona di sdimentazione delle polveri, ceneri e particolato
7   Secondo scambiatore termico
8   Aspiratore adduzione aria comburente
9   Attacco tubo scaric o fumi
10   Presa aria aomburente primaria
11   Attuatore elettrico valvola presa aria secondaria
12   Attuatore elettrico valvola presa aria primaria
13   Cassetto raccolta cenere
14   Sportello frontale accesso zona d'accensione

CICLO DI COMBUSTIONE  

Una volta effettuata l’accensione nella zona inferiore del vano di carico, tramite lo sportello frontale (pos.4), è importante ossigenare adeguatamente la fiamma appena generata. Il processo si evolve con l’introduzione in caldaia di aria, cosiddetta primaria, attraverso una valvola attraverso una valvola motorizzata (pos.11) che ne regola la quantità. Al fine di ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire e quindi riscaldata nei condotti laterali che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.2-3). In questa fase avviene l’essiccazione del combustibile che, sottoposto ad una temperatura di ~ 100 ÷ 200°C, perde l’umidità in essa contenuta dando inizio alla trasformazione chimica del legno.
Al termine di questo primo processo, nella parte bassa del vano di carico, in prossimità della feritoia che comunica con la camera di combustione (pos.5), ha inizio il vero e proprio ciclo di combustione con il raggiungimento di temperature dell’ordine dei ~ 350 ÷ 400°C e con il rilascio di sostanze volatili altamente infiammabili.
In questa fase di degradazione termica, tecnicamente più conosciuta come “pirolisi o gassificazione”, avviene la trasformazione del 75 ÷ 85% dei componenti solidi del legno in componenti gassosi, agenti che permettono, se opportunamente miscelati con aria (secondaria), di raggiungere temperature elevatissime garantendo bassissimi indici d’inquinamento, parametri tipici di una combustione ottimale.
L’adeguata quantità di aria secondaria che permette il mantenimento di una combustione ottimale viene introdotta tramite una valvola motorizzata (pos.10) che ne regola la quantità e a sua volta gestita dalla sonda lambda (pos.13).
Anche in questo caso, per ridurre lo sbalzo termico, essa viene fatta defluire attraverso opportuni condotti che la convogliano alle feritoie di distribuzione (pos.6). 
A causa dell’alta temperatura raggiungibile in questa seconda fase, la camera di combustione delle caldaie, con un elevato standard qualitativo, è costituita di materiale refrattario ad alta resistenza termomeccanica al fine di evitare pericolose deformazioni strutturali del corpo caldaia; infatti in questa camera (pos.7) i gas miscelati con l’aria secondaria producono un’ingente quantità di energia termica che può raggiungere temperature superiori ai 1000÷1100°C.
Terminata questa fase, i residui della combustione transitano in una camera d’espansione (pos.8) dove la notevole riduzione di velocità consente di ottenere un elevato scambio termico con le pareti. In seguito, grazie alla depressione generata da un ventilatore aspirante (pos.12), i gas residui vengono deviati verso il basso (secondo giro fumi) e poi verso l’alto (terzo giro fumi) per essere rallentati ulteriormente ed avere così una superficie di scambio maggiore.
Negli interstizi di transito sono posizionati dei turbolatori che, oltre a rallentare il flusso dei gas, hanno anche la funzione di pulire le superfici di scambio, quando azionati esternamente in manuale.Questo percorso ad “S”, abbinato alla presenza dei turbolatori, permette inoltre la caduta di gran parte delle polveri in sospensione, che si depositano nella zona inferiore (pos.9) degli scambiatori verticali da dove vengono facilmente asportate attraverso un apposito sportello. Una buona pulizia delle piastre di scambio ed una regolare asportazione di cenere e fuliggine sono fondamentali al fine di un buon funzionamento e di un alto rendimento.
Il particolare tipo di combustione assiale e le qualità tecnico-costruttive della Biovent SLC permettono ai gas della pirolisi:
  • una lunga permanenza in camera di combustione con una loro quasi completa ossidazione; il raggiungimento di temperature elevatissime ne è la conferma
  • la cessione di una grande quantità di calore alle piastre di scambio; le basse temperature a cui vengono scaricati i fumi ne sono la riprova (134,1÷136,4°C )
  • un elevato deposito delle polveri in sospensione, nell’apposito vano di raccolta; il valore delle polveri emesse è di 10,02mg/m³.
  • La legna viene caricata dall’alto nel vano combustibile (pos.1) con le fibre lignee parallele o perpendicolari alla camera di combustione; la pezzatura massima consentita risulta pari a 50cm.

 

BLAZE HARMONY - Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa modello HARMONY BH 25

01 Caldaia legna Eder Econz Pres 405CALDAIA A LEGNA A FIAMMA ROVESCIATA EDER ECO-NZ 18 (18kW)

    • Potenza nominale 18 kW
    • Caldaia a legna con gassificazione a fiamma inversa e tiraggio naturale senza utilizzo di ventilatore
    • Possibilità di montare in un secondo tempo il ventilatore d’aspirazione
    • Alimentazione con legna pezzata da cm. 33 e/o tronchetti pressati
    • Scambiatore termico d’emergenza di serie
    • Grande volume del vano di carico, ECO-NZ 18 = ~ 75L
    • Isolamento esterno in lana di roccia ad alta densità sp. 100mm
Coefficiente di rendimento certificato:
  • ECO-NZ 18 = 88,6% 
Le caldaie della serie ECO-NZ sono generatori di calore alimentati a legna con gassificazione a fiamma inversa e sono state progettate espressamente per funzionare a tiraggio naturale. Vengono prodotte nei modelli ECO-Nz18 (18kW) e ECO-Nz28 (28,1kW) e fornite completamente assemblate e cablate, in grado di essere messe subito in servizio. 
La particolare conformazione del corpo caldaia e l’alto grado d’isolamento termico, hanno reso possibile il raggiungimento di coefficienti di rendimento altissimi per una caldaia a tiraggio naturale.
Le particolari soluzioni progettuali e i sistemi produttivi utilizzati rendono queste caldaie molto economiche in fase d’acquisto, con bassi costi di gestione e con bassissime emissioni inquinanti.

 

 6 320x330 Ciclo comb NZ

1    Sportelo accesso vano di carico combustibile
2    Vano di carico
3    Sportello accesso camera di combustione
4    Dispositivo regolazione aria primaria
5    Griglia e diffusore fiamma
6    Camera di combustione termodinamica
7    Dispositivo regolazione aria secondaria
8    Scambiatori termici verticali a piastra
 9    Coperchio accesso zona ispezione e pulizia scambiatori
10    Attacco scarico fumi

CICLO DI COMBUSTIONE 

07 Fuoco combust NZIl combustibile solido viene caricato nel vano superiore (pos.2) a lui dedicato, mantenendo il ciocco di legna parallelo alla feritoia della griglia di diffusione (pos.5). La regolazione dell’aria primaria (pos.4) e dell’aria secondaria (pos.7) viene eseguita agendo sugli appositi dispositivi in occasione della prima accensione. Nella camera di combustione sottostante (pos.6) si procede all’accensione utilizzando appositi cubetti accendi camino o più semplicemente con il metodo tradizionale dei rametti e carta, come raffigurato in fig.2
La fiamma che si genera si sviluppa verso l’alto e lambisce la legna posta superiormente nel vano di carico (pos.2) incendiandosi a sua volta, è consigliato mantenere lo sportello della camera di combustione (pos.3) socchiuso, lasciando per qualche minuto uno spiraglio di 2/3cm in modo da iperossigenare la fiamma e renderla vigorosa nel più breve tempo possibile. 
In questa fase è importante avere in canna fumaria una depressione minima di ≥0,18mbar affinchè i fumi della combustine possano defluire velocemente nei condotti di scambio posteriori fino alla canna fumaria anche con caldaia fredda.
Con l’evolversi del processo la temperatura aumenta e di conseguenza anche la depressione in canna fumaria, ne segue che la fiamma si allunga e lentamente si piega fino ad invertirsi completamente. Il processo d’inversione si può dire completato e stabilizzato al raggiungimento della depressione minima di 0,25mbar, in seguito gli eventuali sbalzi di questo valore verranno regolati in automatico e stabilizzati dal limitatore di tiraggio.
Al termine del processo di combustione i fumi vengono scaricati posteriormente (pos.10) con un bassissimo impatto ambientale tale da soddisfare i più severi limiti sulle emissioni inquinanti in vigore in Germania (vedi scheda combustione).
 
 
We use cookies
Utilizziamo i cookie sul nostro sito web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Tieni presente che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.